Intervista ad un milanista

 


Oggi, vigilia del derby non me la sentivo di scrivere da solo perché mi basta pensare a Lukaku su Kjaer che chiude il derby o a Icardi al novantesimo che anticipa Donnarumma mi viene una crisi isterica un po' come quando parli di Eriksen a Bergomi. E se ieri sono riuscito a fare un'analisi tecnica oggi proprio non ci riesco. Così ho deciso di portare qualcosa di inedito per questo blog: un'intervista. A chi? A un milanista di cui per motivi di privacy non posso svelarvi il nome ma fidatevi che ci sarà da divertirsi. Direi di lasciarvi al nostro ospite speciale a cui porrò qualche domanda.

Parto subito chiedendole delle sensazioni pre-derby?

Sono pessimista: loro sono più forti e hanno più alternative e soluzioni in tutti i reparti.

I pronostici danno l'Inter come favorita. Dopo la precedente risposta immagino che sia d'accordo?

Assolutamente sì (ride, nda).

Chi pensa che dobbiamo temere dei loro giocatori? E loro chi dovranno temere dei nostri?

Noi dei loro dobbiamo temere tutti, panchinari compresi. Visto che ci manca pure Rebic l'unica freccia nel nostro arco mi sembra il buon vecchio Zlatan.

Chalanoglu no?

Non è mai stato decisivo in match importanti. Poi non metto in dubbio che sia un ottimo giocatore ma gli manca la continuità di cui in questo momento abbiamo bisogno.

Che tifoso è? Scaramantico o sicuro di vincere? Immagino scaramantico

Sicuro di vincere? In che senso? Cosa vuol dire? 

Secondo lei come potranno incidere le porte chiuse?

I nostri hanno dimostrato che con le quasi porte chiuse (visto che ci saranno mille spettatori, nda) rendono meglio. Speriamo in bene.

E invece gli assenti sia da una parte che dall'altra condizioneranno tanto il match di domani secondo lei?

A loro mancano solo panchinari invece a noi manca quello che poteva essere il principale pericolo, la spina nel fianco nella loro difesa.

Chi è il suo idolo di questo Milan?

Franco Baresi. Come? Non gioca più? A parte gli scherzi: mi piace molto Ismael Bennacer.

Un'ultima domanda che c'entra molto con questo momento, secondo lei il campionato continuerà normalmente? Se sì sarebbe giusto?

Si sono dati delle regole autonome e fino a quando queste regole verranno rispettate c'è la speranza di vedere un campionato quasi regolare. Scelta giusta? La Federcalcio ha preso una scelta, io non so se sia errata o no ma basta che non cambino niente nel bel mezzo del campionato.





Commenti

Hans ha detto…
Che bel tipo che deve essere il soggetto intervistato. Davvero complimenti a lui!