La partita che contava (all'imperfetto)

Doveva essere la partita del record di imbattibilità, della qualificazione aritmetica all'EL, delle 200 volte Donnarumma, e invece non è stata questo tipo di partita. No. Ma stranamente non per una sconfitta o per qualche altra cattiva notizia ma per una bella novità, più bella della vittoria, del milan post-lockdown, del piolismo e di una sconfitta della Rube: Pioli sino al 2022. All'annuncio tutti si sono disinteressati della partita, solo quegli undici là in campo, non lo sapevano, hanno mantenuto i nervi saldi e quel ragazzo (ragazzo si fa per dire) con la numero 21 che fa il centravanti si è fatto dare due assist che chiamarli divini è poco (ok forse esagero), da quell'altro ragazzo (stavolta veramente) con la 10, e con la classe degna di Sheva sul primo gol e con la freddezza da Inzaghi sul secondo ci ha regalato la vittoria. I nomi di questi due ragazzi (chi più chi meno)? Zlatan Ibrahimovic e Hakan Chalanoglu. Ma il vero promosso della partita, quello che si merita tutti gli applausi di questo mondo è il nostro Mister con la "m" maiuscola: Padre (detto Stefano) Pioli.

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